Sabato 31 maggio 2025, la cantautrice Laura Bono è stata ospite di “Life Is Now”, la trasmissione di Freedom STREET Radio condotta da Fabio Gómez. Ne è nata un’intervista intensa, intima e ricca di significati, che ha mostrato il volto più autentico e umano di un’artista capace di raccontarsi senza filtri, tra passato, presente e futuro.
Dall’infanzia alla musica: una storia di coraggio e passione…
Laura si è raccontata in profondità, partendo dalla sua infanzia ad Arcisate, un paesino della provincia di Varese che ha fatto da sfondo ai suoi primi sogni. Ha condiviso con il pubblico momenti dolcissimi e ironici, come l’amore per gli alberi e il suo rifugiarsi nel bosco da bambina per cantare “alla natura” senza essere disturbata. Oppure l’aneddoto tenerissimo del suo primo “palcoscenico”: una sedia rovesciata nel salotto di casa, dove si esibiva davanti ai genitori fingendo di essere a Sanremo.
Non sono mancati i momenti più difficili, come il senso di inadeguatezza provato da adolescente o la fatica nel far accettare una vocazione così forte in un contesto in cui “la musica non era vista come un lavoro”. Ma proprio questi ostacoli hanno temprato la sua voce e la sua anima artistica.

Il successo, la determinazione e la scelta di restare vera
Laura ha ripercorso le tappe della sua carriera, dal trionfo a Sanremo Giovani 2005 con “Non credo nei miracoli” alla scrittura dei suoi primi dischi, tra rock, pop ed energia. Ha raccontato con sincerità gli alti e bassi, l’esperienza televisiva a Music Farm, l’incontro con la scena musicale nordica e la sua collaborazione con artisti finlandesi, tra cui Tomi Metsäketo.
Ma soprattutto ha parlato della scelta, controcorrente, di restare fedele a se stessa. “Potevo piegarmi a certe logiche, ma non sarebbe più stata la mia musica”, ha detto con fermezza. E proprio per questo, ogni suo brano porta con sé una verità non negoziabile.
“Buon non buona notte”: un titolo, un mondo
Il cuore della puntata è stato dedicato al nuovo singolo, “Buon non buona notte”, che ha emozionato gli ascoltatori e lo stesso conduttore. Laura ha svelato l’origine di questo titolo apparentemente sbagliato ma profondamente poetico: “A volte una notte non è solo un addio o un silenzio… è un passaggio, un bivio, un saluto che contiene anche una promessa. Buon, ma non buona, perché non deve essere perfetta. Deve essere vera.”
Il brano – disponibile su tutte le piattaforme – è una ballata intensa, sospesa tra malinconia e speranza. Racconta la fine di un amore, o forse la rinascita di sé stessi dopo una lunga notte dell’anima. “Scriverla è stato terapeutico. Cantarla, liberatorio”, ha confessato.
Aneddoti personali, sguardi profondi e quella risata che cura tutto
Durante l’intervista, Laura ha anche regalato perle inaspettate: il suo rapporto quasi “mistico” con la scrittura, la passione per i viaggi in solitaria, il bisogno ciclico di “sparire per ritrovarsi”, e persino un racconto divertente su un concerto in provincia dove l’impianto è andato in tilt… ma il pubblico ha continuato a cantare con lei, a cappella, sotto la pioggia.
Laura ha riso, si è emozionata, ha parlato di libertà, di identità, della difficoltà di rientrare negli schemi imposti all’artista donna. E ha lanciato un messaggio potentissimo: “Ognuno di noi è un’opera d’arte imperfetta. E va bene così.”
Verso il futuro: scrittura, live e autenticità
In chiusura, ha anticipato che “Buon non buona notte” è solo il primo passo verso un nuovo capitolo musicale, un disco in lavorazione che unirà atmosfere acustiche, elettronica leggera e testi profondamente introspettivi.
E ha salutato il pubblico con una frase che ha lasciato il segno: “Non abbiate paura di dire le cose come stanno. Non servono notti buone, servono notti vere.”

Riascolta la puntata di LIFE IS NOW special guest “LAURA BONO”
scritto da Fabio Gomez per FREEDOM STREET RADIO