Era il 13 luglio 1985 , un caldo pomeriggio per un’indimenticabile concerto durato 16 ore : il Live Aid .

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Appuntamento con la storia della musica, quello di sabato 10 maggio, durante Viaggiando Night & Day Radio Show con Saverio Lombardi.

Inverno 1984, l’Etiopia era devastata da mesi da una spaventosa carestia Bob Geldof pensò a un metodo concreto per “fare la differenza” sensibilizzare l’opinione pubblica e di mobilitare risorse per aiutare le popolazioni africane colpite dalla carestia

Insieme a Midge Ure, frontman degli Ultravox scrisse la canzone Do They Know It’s Christmas? un disco natalizio di beneficenza interpretato dai migliori artisti britannici dell’epoca, un supergruppo ribattezzato Band Aid

Ma nella visione di Bob Geldof c’era già un enorme concerto benefico da realizzare parallelamente nel Wembley Stadium di Londra e nel John F. Kennedy Stadium di Filadelfia:

The Live Aid.

La diretta televisiva fu uno degli aspetti più innovativi e potenti dell’iniziativa: grazie alla cooperazione di numerose emittenti di tutto il mondo, il concerto fu visibile contemporaneamente in diversi paesi, creando un evento globale senza precedenti.

70 artisti riuniti per oltre 16 ore di concerto. Ognuno dal proprio continente, tranne Phil Collins che volando su un Concorde messo a disposizione dalla British Airways si esibì su entrambi i palchi a distanza di pochissime ore.

Si stima che quasi due miliardi di telespettatori in centocinquanta nazioni diverse abbiano assistito al concerto in diretta.

Un “ Jukebox globale”, come venne definito, che prese il via simbolicamente con Rockin’ All Over the World degli Status Quo.

Il concerto di Londra

Gli altri artisti ad esibirsi quel 13 luglio furono Status Quo, Style Council, Boomtown Rats, Adam Ant, Ultravox, Spandau Ballet, Elvis Costello, Nik Kershaw, Sade , Sting, Phil Collins, U2, Queen , Howard Jones , Paul Young , Alison Moyet, David Bowie, Bryan Ferry (con David Gilmour dei Pink Floyd alla chitarra) , Elton John, Dire Straits , ,The Who, Wham!, Paul McCartney, la Band Aid .

La trascinante performance degli U2 collocò la band irlandese a livello mondiale, mettendo in mostra le capacità “live” per le quali sarebbero poi diventati delle “star” negli anni a venire.

Freddie Mercury trascinò l’intero stadio di Wembley, con le canzoni Bohemian Rhapsody, Radio Ga Ga, Hammer to Fall, Crazy Little Thing Called Love, We Will Rock You e We Are the Champions. Elton John in un’intervista dichiarò “quel giorno Freddie Mercury ha rubato la scena a tutti”.

Lo stesso Elton John, fece duetto con Kiki Dee in “Don’t Go Breaking My Heart” e George Michael in “Don’t Let the Sun Go Down on Me“.

Un altro momento cult è stato quando David Bowie ha eseguito “Heroes“.

Il concerto di Philadelphia

La parte di concerto al John F. Kennedy Stadium include la riunione di Crosby, Stills, Nash & Young e dei membri dei Led Zeppelin in una formazione con doppio batterista che includeva Tony Thompson degli Chic e Phil Collins di nuovo sul palco.

Tale esibizione fu però particolarmente discussa, al punto che Jimmy Page la rinnegò definendola di scarsa qualità e ne impedì la trasmissione in video ufficiali , negando il consenso all’inserimento nel DVD ufficiale edito nel 2004.

Tra gli altri artisti che a Philadelphia si esibirono troviamo Joan Baez ,The Four Tops ,Billy Ocean, Black Sabbath, Run-DMC ,Rick Springfield, REO Speedwagon, Crosby, Stills and Nash, ,Bryan Adams ,The Beach Boys, Simple Minds ,The Pretenders, Santana, Ashford and Simpson, Madonna ,Kenny Loggins, The Cars, Neil Young, Duran Duran, Patti LaBelle ,Hall & Oates ,Mick Jagger e Tina Turner

Ognuna delle due parti di concerto si concluse con il proprio inno “continentale” contro la fame. La Band Aid chiuse il concerto con “Do They Know It’s Christmas”, gli USA for Africa con “We Are the World“.

La raccolta fondi

Dopo quasi sette ore di concerto a Londra Bob Geldof si dice sia apparso deluso dall’importo raccolto (una cifra di circa 1,2 milioni di sterline) .

Esaltato ulteriormente dall’esibizione dei Queen che da quel momento definì “assolutamente stupefacente“, Geldof concesse un’intervista alla BBC, in cui molti ricordano averlo sentito affermare “Dateci questi fottuti soldi” (“Just give us the fucking money“) “La gente sta morendo ORA. Dateci i soldi ORA. Datemi i soldi ora.” (“People are dying NOW. Give us the money NOW. Give me the money now.”).

Le donazioni crebbero al ritmo di 300 sterline al minuto.

Nei giorni successivi la stampa valutò la raccolta fondi in 150 milioni di sterline.

The Live Aid: il potere della musica come strumento di cambiamento sociale.

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